INIZIARE CON IL PIEDE GIUSTO

FEBBRAIO 2023

Molti ritengono di dover “espiare” i peccatucci delle feste con attività fisica a oltranza. Non è sbagliato, certo, ma sarebbe anche opportuno capire come meglio muoversi nell’ottica di un sano dimagrimento.

Un aspetto sul quale è opportuno riflettere è quello legato alla giusta scelta del tipo di allenamento da svolgere quando si ricomincia la frequenza in palestra. A marzo le palestre sono affollate da persone in cerca di un miglioramento fisico attraverso la riduzione del grasso corporeo. Il trainer spesso adotta come approccio (soprattutto con le donne) lunghe sessioni di lavoro aerobico, pensando che correre o camminare sul tapis roulant possa portare in tempi brevi al dimagrimento. Ci sono molteplici fattori sui quali riflettere per capire quale sia la scelta migliore da fare. In primis un’attenta anamnesi del soggetto per capire la sua morfologia, età, patologie, esperienza. Ricorrere a un lavoro aerobico prolungato, senza un giusto criterio, può portare il soggetto femminile verso uno stato infiammatorio cronico da danni muscolo-tendinei, soprattutto se il soggetto parte da una base di sedentarietà o di scarso allenamento. Questo può poi indurre un aumento dei livelli di ritenzione idrica (con conseguente rischio cellulite) e una tendenza al catabolismo, che può portare alla perdita di massa muscolare. Il primo step di una neofita in palestra dovrebbe essere quello di abbinare, nella sua ora di allenamento, 1/3 di lavoro aerobico e 2/3 di lavoro anaerobico (quindi con i pesi).

L’allenamento di pesistica induce un miglioramento della densità muscolare e un rafforzamento della struttura legamentosa. L’obiettivo di ogni persona che incontro è sì quello di gestire correttamente il peso, ma attenzione, perché l’obiettivo è la perdita di grasso e per questo occorre sia un corretto bilanciamento delle attivazioni muscolari da svolgere sia soprattutto comprendere quale sia il livello di risposta fisica per armonizzare nel tempo le tecniche e i movimenti scelti in funzione delle esigenze della persona. La sedentarietà è un problema importante: l’accumulo di grasso corporeo porta gran parte della popolazione ad avere disturbi causati proprio dalla mancanza di allenamento. Il binomio dieta e allenamento è molto importante ma iniziare con il piede giusto (co-struendo l’abitudine al training) lo è ancora di più e rappresenta sicuramente un passo avanti verso un reale miglioramento del proprio stato fisico generale.

Le attivazioni muscolari devono riguardare tutto il corpo. Io, nel mio lavoro di trainer, spesso adotto un approccio in multifrequenza, ovvero in ogni seduta coinvolgo tutti i distretti muscolari, cosi da avere anche un effetto drenante, volto al riequilibrio dei fluidi corporei. Anche il sistema P.H.A. è ottimo per una neofita. In questo caso si abbina un esercizio per gli arti inferiori, uno per i superiori, un esercizio per l’addome e una piccola parte cardio, svolgendo il tutto in forma di circuito. Questo permette di comin-care ad abituare i muscoli alla sollecitazione senza poi dover vivere difficoltà articolari dovute all’eccessivo stress. L’imput del lavoro cardiovascolare deve quindi essere estremamente soppesato in base all’età del sog-getto. Un eccesso di cortisolo dovuto a esercizi troppo stressanti può alla lunga inibire il dimagrimento de-siderato. Equilibrio, check costanti, valutazione del lavoro svolto: questo porta a commisurare le scelte e a trovare sempre la strada più corretta per raggiungere il miglioramento fisico desiderato.

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