THERE IS NOT PLANET B

KEEP IT PLASTIC FREE. THERE IS NO PLANET B. A parte la chiara assonanza che rende musicale lo slogan, i motivi del suo appeal in realtà sono ben altri. Ad oggi, infatti, la campagna Plastic Free ha sensibilizzato una bella fetta della popolazione mondiale! 

Ma cosa vuol dire Plastic Free? Plastic free significa letteralmente “libero dalla plastica”. Il motivo per cui se ne parla tanto? Perché la plastica sta letteralmente invadendo le spiagge e i mari del nostro pianeta. Secondo gli esperti, ci sarà più plastica che pesci entro il 2050.

Per fare un esempio a noi geograficamente vicino, uno studio della Commissione Europea ha rivelato che più dell’80% dei rifiuti marini è costituito da plastica: nello specifico gli oggetti di plastica monouso rappresentano il 50%, e la restante percentuale è data da oggetti collegati alla pesca. In altre parole, le acque sono invase da sacchetti di plastica, bottiglie, flaconi, tappi, stoviglie (per citarne solamente alcuni) compromettendo l’habitat e la vita delle creature marine, e così ne vengono invase le spiagge, dove le correnti trascinano i rifiuti. Oggetti di uso quotidiano di cui ben poco si sa una volta che vengono dismessi dal consumatore. Per molti rappresenta una scelta etica, per altri solo una moda, per altri ancora entrambe le cose e, infatti, ce ne sono alcune che sono vere e proprie opere d’arte. Ma una cosa è certa, l’uso delle borracce è un fenomeno in continua crescita, non solo quando si è all’aperto, ma anche a casa o in ufficio, frutto anche di una maggiore sensibilità e attenzione alle tematiche ambientali.

Quello della plastica è, infatti, un grosso problema per il pianeta legato non solo alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti, e al trasporto di acqua in bottiglia, ma anche al conseguente disastro ecologico che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti nei nostri mari, come dimostrano sia le gigantesche isole di plastica galleggianti, sia la problematica, tutt’altro che trascurabile per la salute pubblica, delle Microplastiche che dal mare, tramite i pesci, entrano nella nostra catena alimentare.

Per noi italiani poi, essendo i primi in Europa per consumo di acqua minerale imbottigliata e al secondo posto a livello mondiale soltanto dietro al Messico, è un problema che ci riguarda molto da vicino e di cui non possiamo assolutamente non curarci.

Eliminare le bottiglie di plastica dalla nostra vita: una scelta etica

Ecco perché la scelta di eliminare dalla nostra vita le bottiglie di plastica usa e getta, che peraltro possono essere dannose alla nostra salute (rilasciando in certe condizioni, per esempio quando sono esposte al sole o quando contengono liquidi acidi o troppo caldi, sostanze pericolose per il nostro organismo), sostituendole con una buona borraccia, può rappresentare un piccolo gesto, semplice e poco dispendioso, assai utile per un mondo finalmente plastic free, e quindi, almeno in parte, più sostenibile.

Non tutte le borracce sono uguali però, molto dipende dai materiali con cui sono fatte, che possono, proprio come le bottiglie, rilasciare, in certe situazioni, sostanze dannose per la nostra salute, per cui se è vero che esse possono essere valide alternative ecologiche alle bottiglie usa e getta, è anche vero che bisogna prestare molta attenzione nello sceglierle.

Le soluzioni a nostra disposizione sono parecchie, ce ne sono di ogni tipo: di vetro, acciaio, plastica, alluminio, personalizzabili e di design, termiche (capaci cioè di mantenere calde le bevande d’inverno e fresche d’estate grazie all‘intercapedine tra una doppia parete) e dai prezzi più disparati, che dipendono anche dal materiale con cui sono fatte. Vediamo allora quali sono le differenze e quali scegliere per salvaguardare il nostro organismo e dare allo stesso tempo una mano al pianeta.

THERE IS NOT PLANET B